Approvato il nuovo regolamento per assegnazione e gestione degli orti
Orticoltura urbana e agricoltura sociale possono essere mezzi utili a mitigare l’impatto delle città sulla crisi climatica e viceversa, ma richiedono progettazione partecipata e regolamentazione. Su questa si è finalmente espressa il Consiglio Comunale di recente, approvando il Regolamento per l’assegnazione e la gestione degli Orti Pubblici Urbani.
Sono 5 le aree di Piacenza interessate dall’aggiornamento delle procedure, per un totale di oltre 90 appezzamenti:
Orti di via Degani
(26 appezzamenti)
Giardino Botanico di Santa Maria di Campagna – via Tramello
(3 appezzamenti)
Orti di via Boselli
(26 appezzamenti)
Orti del Parco Montecucco – via de Longe
(16 appezzamenti)
Orti di via Einaudi – via Padre Felice da Mareto
(21 appezzamenti)
La decisione del Consiglio introduce “modalità di gestione, concessione e conduzione degli orti urbani al fine di coinvolgere la popolazione […] in un processo di gestione partecipata del territorio di Piacenza.” Gli Orti verranno così concessi a:
- Cittadini maggiorenni residenti nel Comune di Piacenza in grado di coltivare personalmente l’orto. Senza fini di lucro, è concesso un appezzamento a nucleo familiare, qualora il richiedente non abbia disponibilità di altri appezzamenti di terreno coltivabile o partita IVA come imprenditore agricolo (e non sia stato responsabile di provvedimenti di revoca/decadenza della concessione di orto nel triennio precedente). Per stilare le graduatorie saranno presi in considerazione nucleo familiare, componenti con invalidità riconosciuta ed eventuale residenza nel quartiere degli orti.
- Residenti nel Comune di Piacenza con più di 65 anni in grado di coltivare personalmente l’orto e senza disponibilità di altri appezzamenti di terreno coltivabile o partita IVA come imprenditore agricolo. In questo caso, si prenderà in considerazione anche la storicità, per riconoscere continuità nelle comunità della terza età e premiare chi gestisce il proprio orto virtuosamente.
- Associazioni, cooperative, onlus, circoli, comitati o altri collettivi operanti a Piacenza da più di un anno che perseguono le finalità degli Orti Urbani (come da Art.1). La graduatoria valuterà i progetti, privilegiando la collaborazione degli enti, l’inclusione di persone con disabilità e la localizzazione dei soggetti iscritti.
- Scuole di ogni ordine e grado con sede nel Comune di Piacenza possono candidarsi. La valutazione prenderà in esame i loro progetti ortodidattici, con speciale riguardo per quelle nei quartieri degli orti.
Ad un anno dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento, i vecchi assegnatari dovranno liberare gli orti e riqualificarsi in graduatoria per poter continuare ad usufruirne, per una concessione quinquennale estesa all’intero nucleo familiare. Per quanto riguarda collettivi e scuole, le condizioni verranno stipulate anche in ottica dei progetti da loro presentati.
Fra gli obblighi degli assegnatari figurano “biodiversità“, “miglioramento della fertilità del suolo“, “agricoltura biologica […] e biodinamica“, “compostaggio“, “risparmio idrico“, “materiali biodegradabili” ed il divieto di diserbanti e fertilizzanti di sintesi, fumi e rifiuti. Altri impegni degli assegnatari includono la promozione dell’integrazione sociale, essere disponibili per corsi di formazione su coltivazione e gestione degli orti, partecipazione alle attività nell’area comune, coltivarvi insieme erbe aromatiche e/o officinali e devolvere le proprie eccedenze di produzione ad associazioni che le distribuiscano alle fasce sociali deboli.
Ogni orto avrà un Comitato di Gestione di 3 eletti a maggioranza fra gli assegnatari che permarrà per i 5 anni della concessione. Il Comitato dovrà collaborare con l’Ufficio comunale nel far rispettare il regolamento, il decoro e la manutenzione generale, nell’intermediare con gli ortisti e tra di loro, nel segnalare eventuali anomalie o infrazioni e nel rendicontare annualmente i risultati di progetti ed iniziative.
L’aggiornamento mette in risalto le potenzialità sociali, ricreative e didattiche delle pratiche di orticoltura urbana, incentivando l’agricoltura civica, a favore di territorio e ambiente, e rimettere a in discussione spazi per sostenere pratiche di sostenibilità, eco-terapia (outdoor) e consumo di prossimità. Il Regolamento presentato da UO Organi Istituzionali negli ultimi mesi vuole colmare la lacuna amministrativa lasciata dall’abolizione delle circoscrizioni che gestivano questi spazi. Ora la rigenerazione urbana può continuare in un’ottica di inclusione, per riseminare dei luoghi di incontro transgenerazionale pronti ad insegnare su agroecologia e partecipazione civica. Oltre ad essere un’opportunità di sviluppo anche economico grazie alla produzione ortofrutticola che se ne può ricavare per la famiglia, gli orti urbani hanno importanti vantaggi ambientali.
Nel 2020, Piacenza si è aggiudicata il 26esimo posto per media annuale di polvere sottili (per PM10) e il la 16esima peggiore per PM2.5, in fondo alla classifica dell’AEA insieme al resto della Pianura Padana. Secondo Ecosistema urbano 2021, la Primogenita figura bene per Isole pedonali, Ciclabilità e Trasporto pubblico, ma i piacentini risultano penultimi peggiori per Produzione di rifiuti (quasi 7 quintali e mezzo a testa all’anno, in media). Le criticità sono chiare anche ai più giovani, che sempre più numerosi prendono coscienza grazie anche ai media ed al movimento di Fridays For Future, che a Piacenza ha recentemente avanzato una proposta di delibera sulla Dichiarazione di Emergenza Climatica, da discutere nei prossimi mesi in Consiglio Comunale.
Sono tante le iniziative già in atto sul territorio che tengono alta la bandiera di sostenibilità e resilienza, dai progetti dei Cosmonauti ad Un OrtO per TuTTi. Grazie anche a queste buone pratiche consolidate a livello locale si dimostra importante sostenere simili progetti, oltre che supportare nuove iniziative ed investigare su altre buone pratiche nel campo.
Il nuovo bando quinquennale per la gestione di questi spazi verdi uscirà nei prossimi mesi, ma l’approvazione del regolamento degli orti porta con sé più di un aggiornamento di procedure. Il Consiglio Comunale infatti si è impegnato nel “favorire un graduale incremento delle aree coltivabili, in funzione di un generale miglioramento della qualità ambientale, della qualità dell’aria, della mitigazione della temperatura per garantire il diritto al cibo di tutti i cittadini e promuovere benessere e integrazione sociale.” quindi “si riserva di individuare, con deliberazione della Giunta comunale, aree presenti sul territorio comunale da allestire a nuovi orti”.
yuri m.